Presentazione

I contributi più recenti delle neuroscienze e della psicofisiologia del benessere forniscono strumenti innovativi finalizzati alla gestione degli stati emotivi, al miglioramento delle capacità di recupero psicofisico e all’aumento delle performance cognitive.

Il Neuro-Bio Lab propone servizi innovativi, basati sulle applicazioni del Neuro-Biofeedback, che permettono di valutare ed in seguito migliorare alcuni parametri psico-fisiologici della persona in tutti i contesti in cui opera e interagisce. Il laboratorio ha tre indirizzi principali:

Sport: è rivolto a squadre sportive e atleti individuali che svolgono la propria attività sia in ambito dilettantistico, che professionistico.

Aziendale: i servizi offerti rientrano a pieno titolo nel contesto della formazione aziendale per quanto riguarda lo stress lavoro-correlato e la promozione della salute in azienda.

Clinico: si rivolge a coloro che soffrono di attacchi di panico, ansia, stress, bruxismo, emicrania, iperattività, disturbi dell’attenzione e altri disturbi, o coloro che vogliono semplicemente migliorare il proprio stato psico-fisico.

Il Neuro-Bio Lab rappresenta quindi una proposta avanzata e innovativa di Mental Training.

Utilizzo del Biofeedback nello SPORT

Nello sport è importante che lo sportivo abbia coscienza del maggior numero possibile di processi corporei. Per raggiungere questa coscienza è molto utile l’utilizzo di Biofeedback. Nella psicologia dello sport ci sono alcune concrete possibilità di impiegare Biofeedback.

Riduzione dell’ansia agonistica
Allo scopo di ottenere una desensibilizzazione sistematica, lo sportivo viene condotto in determinate situazioni agonistiche caratterizzate da ansia, tramite immagini o sequenze video. Grazie all’impiego di tecniche di rilassamento e alla derivazione dei relativi parametri (polso, respirazione, valore di conduttanza cutanea, tensione muscolare), l’ansia viene ridotta e eventualmente la situazione connotata da ansia viene risolta. La logica conseguenza è un aumento della performance agonistica.

Regolazione dell’attivazione
Ogni sportivo ha una cosiddetta “zona di funzionamento ottimale”. Con questo si intende un determinato campo di tensione o di attivazione che permette la performance migliore. Molti atleti si trovano in questa zona durante l’allenamento. Durante una competizione però, a causa di una produzione supplementare di ormoni, si verifica una “ipertensione” o iperattivazione e così una performance non soddisfacente.

Ottimizzazione del recupero
Come supporto in misure di rigenerazione attive e passive. Lo sportivo impara a rilassare i muscoli più velocemente e in modo migliore e a liberare la mente. L’efficacia delle misure di recupero viene così incrementata. È possibile un allenamento sportivo più intenso e gli effetti desiderati (miglioramento della performance) vengono raggiunti più rapidamente.

Supporto nella riabilitazione dopo infortuni
Anche in questo caso è opportuno in primo luogo un training di rilassamento. D’altra parte, l’impiego di Biofeedback aiuta gli sportivi anche a riacquistare il controllo della muscolatura, a dirigere in modo più corretto l’impiego della forza o a creare una tensione muscolare equilibrata in entrambe le parti del corpo. È inoltre possibile ridurre un’eventuale paura di nuovi infortuni.

Messa a punto della tecnica
Un’attivazione scorretta conduce quasi sempre, direttamente o indirettamente, a un calo della performance, visto che l’atleta non si sente fisicamente a suo agio. Con un training Biofeedback dei parametri polso, respirazione, tensione muscolare e valore di conduttanza cutanea, lo sportivo riesce a rintracciare tensioni indesiderate, scopre movimenti non economici e può influenzarli e modificarli nella direzione desiderata.


Come “campanello d’allarme”
Sedute regolari di Biofeedback forniscono un quadro del rapporto tra carico und recupero. Se il carico è eccessivo e il recupero non più sufficiente, si osservano modifiche nei parametri che indicano sovrallenamento. Fanno parte di queste modifiche per es. polso a riposo aumentato, scarso assorbimento di ossigeno, tensione muscolare aumentata, modifiche nella curva del respiro e capacità di rilassamento generalmente ridotta.